Stato economico d’eccezione e teoria della governance: ovvero la fine della politica - DOI: 10.9732/P.0034-7191.2013v107p99
Resumo
Dopo aver vissuto per anni sotto la cappa dell’emergenza terroristica, la crisi economica ci ha ripiombati in una situazione d’emergenza, uno status di necessità che pare caratterizzare la “normalità” delle nostre società. La globalizzazione ci è stata “raccontata” come una nuova epoca in cui i meccanismi dell’economia di mercato si sarebbero finalmente svelati come processi “naturali” e incontenibili e in cui, grazie alla diffusione delle nuove tecnologie informatiche, si sarebbe manifestata anche la potenziale universalità della cultura umana e si sarebbe realizzata con il tempo una sempre più efficace unificazione giuridica. Non si può negare ormai che questa rappresentazione dellarealtà è una teoria sociale con uno spiccato carattereprescrittivo, cioè un vero e proprio progetto di società. La protezione e la costruzione di luoghi istituzionali e di spazi politici delimitati in cui le decisioni devono esser esplicitate e giustificate rimane l’unica strategia per obbligare il potere effettivo a rendersi manifesto,
cercando di impedire che eluda del tutto alla luce dell’appello allo “stato/Stato d’eccezione” la responsabilità dinanzi alla collettività.
Downloads
Não há dados estatísticos.