La prospettiva della terra di Bramante, alla vigilia della scoperta delle Americhe
Publiée 2024-02-02
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(c) Tous droits réservés Maria Teresa Bartoli, Alessandro Nocentini 2024
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Résumé
Nel 1491 Bramante dipinge l’immagine di un globo terrestre, soggetto emblematico per la filosofia umanistica del XV secolo, dopo la riscoperta, all’inizio del secolo, della Geografia di Tolomeo, illustrata da planisferi nei quali le terre descritte sono l’Eurasia e parte dell’Africa. Dopo il 1490 la circumnavigazione dell’estremità Sud (- 35°) dell’Africa da parte dei Portoghesi (1488) produsse nuovi planisferi. I primi furono però inquinati dalla precedente diffusione di planisferi ingannevoli, da parte di Bartolomeo Colombo, nei quali il Capo di Buona Speranza era situato alla latitudine di - 45° e l’Asia era stata allungata. Lo scopo era stato ottenere dal re di Spagna una flotta per raggiungere la Cina non attraverso l’Oceano Indiano, ma attraverso l’Atlantico. Il dipinto di Bramante nel 1491 testimonia l’interesse suscitato nella corte milanese dalla notizia che l’Africa era stata circumnavigata e che la sua estremità arrivava alla latitudine di - 45°. Il dipinto era anche l’occasione per una interpretazione della 3a proiezione di Tolomeo, esposta nel VII libro della Geografia. La prospettiva del globo di Bramante non poteva conformarsi alle note costruzioni delle prospettive di architettura, ma probabilmente partiva, con scienza, dalla immagine prospettica delle circonferenze associate dai geografi al globo terrestre, equatore e tropici, alle quali le immagini delle terre furono riferite. Bramante doveva avere avuto un globo terrestre che funzionò da modello.